Intervista a Walter Quiet / Fotografo

blackpearl-9299Scatti rubati a frammenti di vita; non sembra che tu abbia il timore di esprimere un sentimento attraverso uno sguardo, un nudo, un dettaglio o un paesaggio. Nel profondo, perché senti tuo questo modo di fare fotografia?

Sento mio questo modo di fare fotografia proprio perché ogni scatto, essendo rubato o comunque naturale, non costruito, racconta qualcosa di me, che sia un episodio, un’emozione che provavo in quel momento o un periodo della mia vita, è una sorta di reportage della mia vita, perciò è inevitabile che senta mio ciò che creo.

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È sicuramente piacevole e appagante guardare in foto una bella modella o un bel modello; scegliere il giusto soggetto da fotografare è importante o chiunque può trasmettere un determinato sentimento? Come scegli i tuoi soggetti? 

Hai assolutamente ragione, sicuramente ogni persona è predisposta a comunicare qualcosa, è impossibile con un soggetto riuscire a trasmettere qualunque cosa, in percentuale il ruolo è del fotografo, ma anche il soggetto influisce molto sulla resa finale della foto, io non fotografo modelle, ma persone, ragazzi (spesso amici) o ragazze (amiche oppure ragazze che mi ispirano per un determinato modo di vestire ad esempio), ciò che cerco sempre di fare è raccontare la verità, per questo motivo preferisco persone normali a modelle. Il 90% dei soggetti delle mie foto sono amici o ragazze che fanno parte della mia vita a prescindere dalle foto, quindi non c’è una scelta estetica, fotografo loro perché mi sento a mio agio ma sopratutto perché hanno un valore emotivo dietro e quindi riesco a creare qualcosa che non sia puramente bello da vedere, ma che racconti una storia (o almeno ci provo).

walter_quiet_positivemagazine_10La natura è presente nella maggior parte dei tuoi lavori come lo è anche la spontaneità. C’è un collegamento tra questi due fattori? La natura aiuta te e i tuoi soggetti ad immergervi in una dimensione diversa da quella caotica della città?

La natura e la spontaneità non sono collegate tra loro, sicuramente la natura mi aiuta ad immergermi in una dimensione diversa perché stacco da tutto e tutti, soprattutto è un rifugio dal caos della città, fatto di stress, smog e un sacco di cose negative che quando sei in cima ad una montagna osservi e realizzi che sono inutili e quel momento a me dà sollievo e serenità, sopratutto al tramonto e subito dopo il tramonto, quando c’è una luce morbida.

La scelta cromatica e i tagli di luce giocano un ruolo molto importante in uno scatto fotografico. Da quando hai cominciato ad interessarti al mondo della post-produzione (Photoshop, Lightroom etc..)?

Da sempre, ho sempre post prodotto i miei scatti, l’editing è importantissimo perché mi aiuta a creare un certo mood che sento dentro di me, quando scatto sono solo a metà del lavoro, con la post produzione faccio l’altro 50% restante per realizzare lo scatto finale.

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Accedendo al tuo sito, oltre al tuo portfolio, veniamo accolti da una playlist musicale che ci accompagna tra i tuoi lavori. È stata una scelta mirata quella di inserire della musica all’interno del sito? Se sì, perché?

Assolutamente si, ho deciso di inserire una playlist musicale per aiutare lo spettatore ad immergersi ulteriormente nei miei scatti, nella mia realtà, ho sempre pensato che la vita reale sia meno bella dei film proprio perché manca la colonna sonora, perciò ho cercato di unire scatti di vita con la musica.

La tua fotografia ha lo scopo di sensibilizzare, informare, comunicare oppure sono scatti che per te hanno “solamente” un bagaglio di ricordi e affetti?

Sensibilizzare e informare no, non mi sento nella posizione di dire agli altri cosa è giusto o meno o spingerli verso una determinata mentalità, comunicare assolutamente sì! Il mio intento è quello in primis di star bene io grazie alla fotografia, sia scattando che stando sul mio sito (spesso la sera guardo il mio sito, mi fa evadere) e di conseguenza un mezzo di evasione per gli altri, cercando di trasmettere emozioni, raccontare storie, situazioni, sperando di tirar su di morale chi sta passando un brutto momento, far sentire meno solo chi si sente solo e ricordarci tutti assieme che la vita è piena di bellezza, nonostante le delusioni e gli episodi negativi che accadono quotidianamente.

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Ringraziamo di nuovo Walter per aver accettato di rispondere a queste domande, qui di seguito trovare il link al suo canale YouTube.

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